L’OMS promuove l’allattamento al seno senza aggiunte di nient’altro fino ai sei mesi del bambino e promuove la sua prosecuzione fino ai due anni del bambino che nel frattempo avrà inserito nell’alimentazione tutto il resto. “E se una mamma non può allattare?” “E se una mamma non vuole allattare?” “E se…” Chiariamo un punto: l’Organizzazione Mondiale della Sanità non vi giudica.
Chi e cosa giudica l’OMS?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non giudica voi, giudica la nostra assistenza come operatori della Salute di madri e bambini, giudica le politiche di governi che non rendono possibile rispettare le sue indicazioni quando lo si desidera. Non giudica le vostre scelte di oggi o di ieri, non giudica le vostre eventuali patologie, ma ammonisce noi, ostetriche, pediatri, neonatologi, se la nostra assistenza non è adeguata al benessere che potremmo garantirvi seguendo le odierne evidenze scientifiche. Se per scelta o per destino voi non seguirete ciò che l’OMS ritiene più salutare, ragazze e ragazzi, va bene così.
L’importanza di un’assistenza adeguata ai tuoi desideri.
Nessun ente scientifico ha più autorevolezza della vostra libera scelta, piuttosto esso dà a voi la possibilità di conoscere il potere dei vostri corpi e di far valere il diritto di essere assistite di modo che le vostre risorse e i vostri desideri vengano promossi e rispettati. Sono tantissimi gli allattamenti interrotti a causa di mancata o inadeguata assistenza.
Si può iniziare bene anche senza l’allattamento?
Direi, decisamente di si. Io credo fermamente che l’amore sia nutriente e so che per far sorgere l’amore in una famiglia appena nata, tra la mamma e il suo bambino, il latte materno altro non è che uno strumento. Il latte materno è uno strumento eccezionale, si, con proprietà straordinarie, definito a gran merito “oro biologico”, ma nella storia di una famiglia, è uno strumento, non è un valore e non dà né toglie valore alle persone.
E’ importante che io vi segnali quanto bene faccia in termini di salute fisica alla mamma e al bambino, ma trovate il web pieno zeppo di queste importanti informazioni. E’ importante anche che io vi segnali che tantissime mamme (me compresa) lo considerino estremamente più comodo: è gratis, c’è sempre, è sempre alla giusta temperatura, non devo temere che ne prenda troppo o troppo poco perchè se lo gestisce il poppante in questione, insomma, ha tanti vantaggi, ma potrebbero non essere i vantaggi che cercate, o la vostra storia potrebbe prevedere altro per voi. Va bene lo stesso. Cercate la migliore assistenza per voi fin dalla gravidanza, informatevi bene su ciò che è normale attendersi da un bambino che nasce. Cercate un’assistenza professionale fidata e rispettosa dei vostri desideri prima o dopo la nascita.
Non ho latte e mi hanno detto di …
Ho incontrato nel tempo un’incredibile quantità di donne la cui presentazione si conclude spesso allo stesso modo: “… e mi hanno detto di dare l’aggiunta”. Ora, io né personalmente né professionalmente ho nulla contro l’aggiunta se necessaria; penso però che sia doveroso dinanzi alla volontà di chi vuole allattare fare almeno tre cose:
- evitare di dare l’aggiunta come prima opzione,
- evitare di pensare che il problema sia così risolto se non lo è per la mamma,
- spiegare che meno il bimbo ciuccia meno latte viene prodotto,
- spiegare quindi come mantenere la propria produzione di latte,
- far sapere che l’aggiunta di artificiale può essere un trattamento con un inizio e una graduale dismissione monitorata da una professionista.
In teoria siamo tutti ben d’accordo con l’allattamento al seno. La questione non è trovare il pediatra che creda nell’allattamento al seno, tutti ci credono in teoria, nel 2020 sarebbe assurdo proclamarsi contrari all’allattamento al seno. Si tratta di trovare un professionista disposto a impiegare tempo (una valida consulenza in allattamento dura circa un’ora) per rendere voi genitori edotti e informati, tranquilli rispetto l’allattamento e autonomi nel portarlo avanti. Un professionista che vi possa orientare, rincuorare e informare.
Si tratta di trovare un professionista che sappia di doversi prendere cura di voi, senza dovervi curare. A volte, si chiede assistenza per trovare un rimedio, altre volte, si chiede assistenza per trovare una strada e il modo di percorrerla.
Fiducia, sostegno e azioni concrete.
Il sostegno professionale in allattamento ha a che fare con il dare fiducia a mamma e bimbo osservando, cercando di intervenire il meno possibile e dando un sostegno professionale concreto. Ci vogliono tempo, competenza e dedizione e sinceramente credo che non sempre i professionisti coinvolti sono disposti a tanto per sostenere le donne che desiderano allattare. Altre volte, invece, come nel caso dei pediatri che oltre ai bilanci di salute, si occupano di patologie, non hanno a disposizione tutto il tempo che occorrerebbe per educare voi mamme e papà e sostenere l’allattamento (le consulenze ostetriche post parto durano circa un’ora).
E’ però fin troppo semplice e dannoso lasciar intendere poi che il problema sia della mamma o del bambino. Nella maggior parte dei casi, secondo quanto ci mostrano le indagini scientifiche (ed il fatto che non ci siamo estinti prima dell’invenzione dell’artificiale), non è così.
Nella maggior parte dei casi, mamma e bimbo sono capaci.
Allora che accade? Accade, è accaduto nel tempo, che noi professionisti che assistiamo al vostro inizio con i vostri bimbi, siamo diventati sempre meno capaci di sostenervi. E’ uno dei più clamorosi mea culpa che la società scientifica abbia mai fatto, ma l’ha fatto.
L’ostetrica si occupa della salute sia tua che del bambino, è una professionista sanitaria con un suo ordine di appartenenza ed un suo codice deontologico, tutto ciò per voi è una garanzia, ma non basta, perché noi ostetriche possiamo specializzarci in diversi ambiti, ecco perché solo le ostetriche formate sull’allattamento e la continuità assistenziale praticano il servizio di assistenza in allattamento.
Informatevi, cercate per voi una buona assistenza, non riducetevi a pensare che non siete in grado. Dobbiamo migliorare noi, non voi. Voi siete capaci.
Il sostegno all’allattamento è tale solo se richiesto.
Se devo dirla tutta, penso che il sostegno all’allattamento al seno sia un atto profondamente femminista e rivoluzionario, dunque può essere vero sostegno solo se richiesto. Parafrasando le parole di Maria Montessori, direi che ogni aiuto non richiesto è un ostacolo allo sviluppo e direi anche che questo vale sia per i bambini che per i neo genitori.
Può interessarti anche: Come faccio a sapere se ho abbastanza latte? Il mio bimbo ha sempre fame!? Riferimenti per voi: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1926&area=saluteBambino&menu=alimentazione