LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE COME INTENZIONE E MODALITÀ
L’ostetrica è la sola figura sanitaria con competenze specifiche sia per la mamma che per il bambino nelle fasi:
- della gravidanza;
- del parto;
- del tempo dopo la nascita
- fino al primo anno di vita del bambino.
È quindi in grado di seguire tutte le fasi del percorso di genitorialità osservando e custodendo il benessere della diade mamma-bimbo e delle loro relazioni.
La costruzione di un incontro autentico, la costruzione di una vera Nascita, inizia molto prima del parto e accade, spesso, tempo dopo il parto.
Ecco perché credo tanto nella continuità assistenziale: in un momento in cui sono previste grandi scosse di assestamento, l’ostetrica vi accompagna al processo che va dal bambino desiderato al sostenere tra le braccia il bambino reale è fondamentale.
Ad un essere umano reale appena nato non interessano i limiti delle persone che lo accudiscono, non se li può permettere quei limiti. La nuova personcina ha l’urgente necessità che ci si disponga a lei anche al di là dei propri limiti.
È giusto? Non saprei, ma tant’è.
Forse è questa l’origine dei sani timori di chiunque si disponga a diventare genitore. È anche l’origine dell’intenzione con cui faccio l’ostetrica. Forse è anche l’origine dell’essere umani: il chiamare aiuto ed il disporsi all’accudimento, così si diventa figli, così si diventa genitori.
Ecco cosa faccio: vi accompagno ad un’accoglienza che toglierà sonno, energie, persino pensieri, dando orientamento in un viaggio in cui ci si può ritrovare più fragili di quanto riusciamo ad immaginare. Preparare la nascita non è mai preparare il parto. Mai.
Preparare la nascita non dovrebbe riguardare solo le madri.
Io so che ci sono gli imprevisti, so che possono far male anche per tanto tempo, ma so che c’è sempre qualcosa di buono da cavar fuori quando nasce un bambino e so, più di ogni altra cosa, che poi si torna a Casa.
Perciò, faccio la Levatrice, sollevo, dò sollievo: cavo fuori le cose buone per fare iniziare bene le famiglie. Provo, nel tempo che mi è concesso, a farvi iniziare al meglio, nonostante tutti i “nonostante” che ci sono ogni volta che arriva un bambino, in tutte le case del mondo. Poi, vado via perché la nascita è la vostra.
La Casa non è in balìa degli eventi, non è un terreno di intervento specialistico, no, la Casa la fanno i cuori che la abitano.
“(…) Dalla letteratura internazionale proviene l’indicazione alla gestione della gravidanza e del parto a basso rischio da parte delle ostetriche quale modalità associata
- ad esiti di salute materni e neonatali non diversi da quelli delle unità di ostetricia tradizionali,
- ad una riduzione degli interventi medici (taglio cesareo, episiotomia)
- ad una maggiore soddisfazione delle donne.
L’ostetrica è, di fatto, la figura professionale idonea a garantire le cure necessarie alle donne e ai neonati in ambito di fisiologia e soprattutto a offrire un percorso di continuità assistenziale che si snoda attraverso la gravidanza, il parto, il puerperio e le cure al neonato.”
(Ministero della Salute, Direzione Generale della programmazione sanitaria, Direzione Generale della prevenzione sanitaria, Comitato percorso nascita nazionale, linee di indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell’assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico)