Nell’articolo di settembre si è visto che le doglie hanno una funzione: quella di indicare alla madre come muoversi per aiutare il bambino a venire al mondo.
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Pur comprendendone il meccanismo e la funzione, rimane comunque la questione: come gestire il dolore?

Innanzitutto, è bene sapere che prepararsi al parto non solo è possibile, ma è fortemente consigliato. Seguire un corso pre-parto (o per meglio dire un percorso di accompagnamento alla nascita) infatti, permette di acquisire tecniche di contenimento del dolore non invasive e non farmacologiche e di comprendere quelle farmacologiche. Inoltre, offre una preparazione psicofisica al travaglio e facilita la comunicazione con il personale di sala parto.
Tecniche di gestione del dolore
Esistono diverse opzioni per la gestione del dolore. La scelta dipende dalla preparazione psico-fisica della donna al travaglio e dai suoi desideri e bisogni. Di seguito, alcune delle opzioni più comuni per la gestione del dolore durante il travaglio.
1. Gestione del respiro e dei vocalizzi
La gestione del respiro aiuta la madre a ridurre la percezione del dolore promuovendo una maggiore escursione del diaframma perineale, il quale si muove in sinergia con quello respiratorio. Questa tecnica rende le contrazioni più efficaci nel far procedere il nascituro attraverso il canale del parto. Vocalizzi e respiri profondi, inoltre, aiutano a entrare in un alterato stato di coscienza, un rilassamento assolutamente funzionale al buon esito e a una migliore gestione del dolore in travaglio.
2. Massaggi
Un partner, una persona cara o un’ostetrica può alleviare il dolore attraverso i massaggi durante le contrazioni. La vicinanza fisica delle persone care ha un effetto benefico sulla partoriente durante il travaglio. Allo stesso tempo, il trattamento dell’ostetrica è più tecnico e specifico. Ad ogni modo, in entrambi i casi, l’efficacia e i benefici dei messaggi sul dolore sono appurati.
3. Calore
Il calore ammorbidisce e rilassa la muscolatura, diminuendo così il dolore dato dalla contrazione muscolare. Le fonti di calore possono anche essere il tocco di un abbraccio o una mano da parte di un partner, la borsa dell’acqua calda o un cuscino riscaldabile. Si tratta di un rimedio antico proprio perché da tanto tempo se ne riscontra l’efficacia; il calore per il dolore delle contrazioni uterine è utilizzato anche per gestire sintomi pre-mestruali non patologici.
4. Idroterapia
L’uso di una vasca da bagno o di una doccia calda può essere rilassante e lenire il dolore. L’acqua calda può aiutare a rilassare i muscoli e ridurre il dolore delle contrazioni. Inoltre, consente facilmente la creazione di un setting intimo qualsiasi sia il luogo del parto è questo è essenziale ai fini di una positiva esperienza del travaglio.
5. Visualizzazioni
La madre può concentrarsi su altre attività o oggetti per distogliere l’attenzione dal dolore: ascoltare musica, visualizzazioni guidate o concentrarsi su un oggetto rassicurante. La calma inibisce l’iperattivazione ortosimpatica e promuove la transizione in uno stato di coscienza funzionale al travaglio.
6. Analgesia farmacologica ed epidurale
In alcuni casi, può essere somministrata analgesia farmacologica per via intramuscolare o endovenosa per ridurre il dolore durante il travaglio. Questi farmaci possono essere somministrati da un anestesista. La presenza di un anestesista così come la possibilità di un’assistenza ostetrica personalizzata per la gestione del travaglio sono due dei criteri da tenere in considerazione nella scelta del luogo del parto per la nascita del proprio bambino.
7. Sostegno e contatto fisico ed emotivo
Ricevere sostegno emotivo da parte del partner, di un familiare o di un professionista sanitario è fondamentale: lo afferma anche l’OMS, mettendolo come primo punto del decalogo di punti per definire un “ospedale amico delle madri”. Essendo il travaglio un evento sessuale, veicolato da un’attivazione del sistema parasimpatico, un’atmosfera rassicurante e familiare può contribuire a ridurre la percezione del dolore e migliorare la gestione del travaglio e del parto.
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Iniziare bene si può, con la tua ostetrica è più facile prima e dopo il parto.
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