DOGLIE: ONDE TRA TEMPESTA E ARMONIA
Cosa sono le doglie? Quanto sono dolorose? Perché sono dolorose? Cosa vogliono da noi?! Sono molte le domande che ruotano attorno a questo tema. Partendo dalla sua definizione, descriverò cosa accade durante le doglie, qual è la loro funzione e quale senso si nasconde dietro di esse.
Il presente articolo non ha lo scopo di mostrarsi o favore o a sfavore di metodi analgesici. Al contrario, si riconosce l’epidurale come un L.E.A. (livello essenziale di assistenza) e come un aiuto importante di cui la donna partoriente deve sempre avere il diritto di farne uso. Diversamente, questo articolo mira a spiegare il valore delle doglie, le quali non sono semplici contrazioni muscolari né una punizione biblica, bensì una risorsa funzionale al parto.
Cosa sono le doglie
Le doglie sono contrazioni uterine che segnalano l’inizio del travaglio di parto. Durante le doglie, l’utero si contrae per ammorbidire e dilatare gradualmente il collo dell’utero (cervice uterina). La sua funzione è quella di accompagnare il bambino attraverso il canale del parto.
Perché sono dolorose? Qual è il senso biologico delle doglie? Le doglie hanno senso, funzionano e per quanto possa sembrare strano sono una risorsa per noi.
Le doglie hanno un senso biomeccanico
Innanzitutto, le doglie hanno un senso biomeccanico perché ci mettono in relazione con il bambino che si muove, ovvero ci indicano come muoverci per fargli spazio e aiutarlo ad attraversare il canale del parto.
Questo avviene per mezzo del dolore, il quale funge da input: ad esempio, se sentiamo dolore alla schiena stando sedute, ci alziamo. Dunque, la mamma in procinto di partorire avverte le doglie – il dolore – e inizia a muoversi, per la maggior parte dei casi, in una situazione ritmica e prevedibile dalla madre doglia dopo doglia, proprio come le onde del mare.
Attraverso i movimenti della madre stimolati dalle doglie – inizia a dondolare, appoggiarsi al tavolo, sedersi, etc – il bambino procede nel canale del parto. Capiamo dunque che il dolore è una risorsa molto importante nei travagli fisiologici, ma anche in quelli “complicati”.
Le doglie hanno un senso ormonale
Oltre ad avere un senso meccanico, le doglie hanno anche un senso ormonale, in quanto promuovono una nuova armonia tra il sistema simpatico (che volge l’attenzione verso il mondo esterno) e il sistema parasimpatico (che volge l’attenzione verso il mondo interno).
Il parto come evento sessuale
Solitamente, ci concediamo di lasciarci andare ad uno stato alterato di coscienza quando sogniamo, nella sessualità, quando ascoltiamo una musica travolgente, dipingiamo o danziamo. Il parto è da considerarsi un evento sessuale poiché veicolato da ormoni tipici della sessualità ed espresso attraverso i genitali. Dunque affinché funzioni, ha senso promuovere ciò che promuove altri eventi del genere (luci basse, voci basse, ambiente intimo, poca gente). Allo stesso modo è disturbato da cose che solitamente turbano altri eventi sessuali.
L’armonia tra il sistema simpatico e quello parasimpatico sancisce il moto ritmico e sano del travaglio di parto, in cui si alternano azione (indotta dalla doglia che porterà al movimento) e pausa, moto e riposo, in un equilibrio dinamico e salutare per la mamma e per il bimbo.
Il nascituro è in grado di far fronte alla nascita con i suoi ormoni, ma è previsto che anche la madre produca i suoi e li trasmetta al bimbo attraverso il sangue cordonale per aiutarlo a procedere, andare avanti fino a nascere. La doglia è espressione del picco di adrenalina e la conseguente pausa è espressione della scarica di endorfine, gli ormoni del piacere.
Le doglie: è importante stare in ascolto
E’ importante per le madri stare in ascolto delle doglie e sintonizzarsi con il loro sentire. Stare in ascolto di ciò che accade nel corpo vuol dire poter reagire in modo opportuno e funzionale. Del resto, è un momento di collaborazione tra madre e bambino che porterà al suo venire al mondo e al primo incontro.
Doglie: come gestire il dolore.