Cosa mangiare in allattamento

Quanto in più dovrebbe mangiare la mamma che allatta? Esistono cibi che fanno più latte? Che caratteeristiche ha il cibo perfetto per una neomamma?

Quanto mangiare in allattamento per produrre la giusta quantità di latte per il tuo bambino?

“Quanto in più dovrebbe mangiare la mamma che allatta?” E’ una domanda gettonatissima. Sono stati fatti tantissimi studi al riguardo, ebbene, una donna sana dovrebbe mangiare circa 330 kcal/die in più per allattare il suo bambino senza sfinire le sue stesse risorse. 330kcal al giorno per i primi 6 mesi di allattamento esclusivo al seno. Una quantità probabilmente minore rispetto a quanto ci si aspetta, un numerino, non valeva neanche la pena di cercarlo praticamente. O forse si?

Ne valeva la pena perchè è la risposta giusta alla domanda sbagliata: ci siamo chiesti come una donna sana debba modificare le sue abitudini alimentari per compiere una funzione fisiologica. Abbiamo avuto la nostra risposta: una donna sana, per compiere una funzione biologica quale è l’allattamento al seno, non deve fare un bel niente se non compierla.

Forse però, era proprio la domanda di cui avevamo bisogno dopo secoli di pregiudizi sulle capacità del corpo della madre. Ebbene, quella domanda lì, giusta o sbagliata che sia, ci ha dato una risposta che credo possa esser definita rinfrancante e non si tratta del numerino, ma del significato dietro quel numero: il corpo della madre in allattamento, così come in gravidanza è capace, potente, merita fiducia. La madre durante l’allattamento, così come in gravidanza, modifica il suo metabolismo in modo da sfruttare al meglio gli alimenti ingeriti per il suo bambino e per se stessa, senza dover variare più di tanto la sua alimentazione.

Qualsiasi sia la dieta materna, dunque, il corpo della madre si sa organizzare alla perfezione per produrre un latte adeguato alle necessità biologiche del lattante.

Anche se la mamma mangia poco o male, il suo corpo si organizza per promuovere innanzitutto la salute del bambino. Non so se è giusto o sbagliato, ma la natura ha così predisposto.

Cosa mangiare in allattamento per stare bene?

Tutto ciò, ovviamente non è un invito a non prendervi cura della vostra alimentazione, tutt’altro! Se ciò che mangiamo è scarsamente salutare, scarsamente nutriente, scarsamente genuino, avverrà che quel briciolo di salute, nutrimento e genuinità che quell’alimento contiene andrà al neonato. E la mamma? La mamma mangia anche e direi innanzitutto per nutrire se stessa e se la mamma che allatta mangia male o scarsamente, a se stessa resta ben poco.

Se è vero, dunque, che la mamma non dovrà nella maggior parte dei casi preoccuparsi, come si pensava un tempo, di poter inficiare la produzione di latte con un’alimentazione non adeguata, resta vero che se mangia male, starà male, soprattutto in un momento così delicato per la sua salute quale è quello del post parto.

Tra gli alimenti amici dell’allattamento, il pesce ha un posto speciale ed in sua assenza un’integrazione dei preziosi alimenti che contiene potrà essere necessaria per il vostro benessere. L’incremento di proteine invece va limitato entro i 19g in più, preziosissimi invece la frutta, la verdura, i legumi e la varietà di cereali, potrete spaziare tra grano, riso, orzo, farro ecc. La natura è generosa e propone una grande varietà.

 La frutta secca è un ottimo spuntino per ogni momento! Dona in un batter d’occhio nutrimento, energia ed anche uno zuccherino e fenomenale appagamento sensoriale che porta il buon umore.

Che caratteristiche ha il buon cibo per una neo mamma?

Il buon cibo per una neo mamma dovrebbe avere delle caratteristiche fondamentali. Innanzitutto, come quello di tutti gli esseri umani dovrebbe essere cibo sano, buono di qualità e buono di gusto; preparato o, come in questo caso, confezionato con amore. Soprattutto, però, deve essere pratico da mangiare! Il cibo di una neo mamma deve essere mangiabile anche con una mano sola pensando che l’altra molto probabilmente è impegnata per sostenere il bambino! Non mi piace portare avanti l’idea della mamma con mille braccia, ma è giusto essere ospitali con il nuovo arrivato ed il calore della mamma viene da lui richiesto in maniera estremamente intensa all’inizio della sua vita sulla terra. Un neonato che non viene ascoltato in questo suo bisogno piange di un pianto straziante, dunque, per porre fine allo strazio suo e di chi lo ascolta, arrivano le braccia della mamma o del papà, ma se questi hanno fame? Ecco che arriva il cibo buono e mangiabile con una mano sola, magari preparato o confezionato da chi ci tiene che l’equilibrio della neo famiglia possa instaurarsi senza privare nessuno dei suoi bisogni fondamentali, in questo caso, coccole e cibo. Non sarà così per sempre, ma finché è così, sbizzarritevi a cercare le strategie migliori per voi.

Esistono cibi che fanno più latte?

Esistono sostanze, definite galattogoghi che possono promuovere la produzione di latte in quei rarissimi casi in cui sia realmente non sufficiente. Prima però di ricorrere ad essi dovreste aver incontrato una brava ostetrica che si occupi di allattamento al seno ed aver indagato insieme a lei le cause di un’eventuale insufficiente crescita del bambino. Tra le cause più comuni di uno scarso accrescimento nel neonato allattato al seno, vi sono la frequenza e le modalità delle poppate. Non è sempre semplice capire cosa non vada e sconsiglio vivamente le autodiagnosi, anche quelle che avvengono dopo accurate indagini su internet. D’altro canto, sarebbe davvero un peccato rinunciare all’allattamento al seno senza comprendere quale sia la causa o se ci sia una soluzione.

L’aiuto di un’ostetrica formata ed esperta riguardo l’allattamento è fondamentale.

Quasi tutti gli interventi volti a migliorare un accrescimento insufficiente richiedono continui aggiustamenti, dunque, una continuità assistenziale da parte della vostra ostetrica che vi saprà accompagnare e lasciare andare quando avrete trovato e riconosciuto il vostro personalissimo equilibrio dinamico per far fronte a quell’imperscrutabile avventura che è la vita con il nuovo arrivato.

Mi capita, nella mia pratica in studio o a domicilio, di utilizzare galattogoghi che, come dicevo, esistono e si trovano anche in natura. Detto questo però, è importante che vi dica due cose:

  1. Non esiste alcun alimento necessario per avere latte.
  2. Più latte si dà, più latte si produce; meno latte si dà, meno latte si produce.

I meccanismi della lattazione sono affascinanti e incoraggianti, adoro spiegarli alle mamme che seguo e a chi sta loro accanto perchè più siamo coscienti di come funzioniamo, meno insicurezze e più libertà ci porteremo dietro. In parole povere, comunque, quel che c’è da sapere riguardo il “come si fa il latte di mamma”, è tutto riassunto al punto 2.

Il punto 1 invece, ci aiuta a ribadire che per “fare il latte” non è necessaria alcuna pozione magica, limitatevi a seguire le sane e sagge abitudini alimentari suggerite dalla natura e dal vostro territorio.

Una madre che allatta è meglio che mangi sano, esattamente come qualsiasi altra persona. Capita che la gravidanza e l’allattamento siano proprio dei momenti in cui le abitudini alimentari di una famiglia si modifichino in meglio: evviva!

Fate in questi mesi le prove generali con la spesa, i tempi di cottura dei cibi, il modo in cui riuscite a organizzarvi per nutrire voi stesse e i vostri cari secondo quanto previsto dalle sane e già note abitudini alimentari: l’ostetrica può darvi qualche spunto tra ricette e organizzazione.

Le prove generali prima della pappa!

Ecco, se proprio desiderate preoccuparvi dell’alimentazione, fatelo per una buona causa. Se il nutrire al meglio la vostra persona non vi basta come buona causa, sappiate che a breve alla vostra tavola arriverà il vostro bambino che prima o poi lascerà la poppa per la pappa.

Se è vero che il bimbo si becca il latte buono anche se voi mangiate male, è vero anche che, quando siederà a tavola con voi, non potrete pretendere che il bimbo mangi altrettanto bene se in casa vostra si mangia male.

Come scrive Miralda Colombo nel suo delizioso libro Il Cucchiaino : “Cucinare è l’opportunità meravigliosa di fare qualcosa per chi ami”.

Ebbene, mentre aspetti che tuo figlio arrivi alla pappa, inizia da te, amati.

Un’unica regola, come in aereo.

Io, in quell’incredibile caos che è il tempo dopo la nascita, dò alle mamme che seguo un’unica banale e difficilissima regola da seguire: “Nelle ore dei pasti, cascasse il mondo, sedetevi e mangiate”.

I primi tempi, per evitare di far piangere il vostro bambino come se davvero stesse cascando il mondo, vi ritroverete a pranzare sedute con il bimbo in braccio. Va bene così: godetevi un buon pasto caldo e la quiete del vostro bimbo appagato al seno della sua appagata mamma. E’ come in aereo: chi si occupa del bambino deve prima di tutto occuparsi di sè per la sopravvivenza e la buona salute di tutti. Qual è il rischio se non lo fate? Ritrovarsi digiune e stremate con un bimbo da nutrire e accudire.

Riferimenti per voi:
- http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=3894&area=nutrizione&menu=allattamento
- https://www.sigo.it/wp-content/uploads/2018/06/LG_NutrizioneinGravidanza.pdf
- C. Gonzales, Un dono per tutta la vita- Guida all'allattamento materno, Il leone verde ed.
- L'arte dell'allattamento materno, Leache League Italia

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Baghya Turturici

Credo nelle donne, credo nei bambini e credo che l’amore sia nutriente. Al parto si esce, la nascita è incontrarsi. Iniziare bene, nonostante tutto.

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