Ostetrica Baghya

Ciao, Sono Pina Baghya Turturici, in breve, Baghya.

Sono un’ostetrica indipendente e mi occupo di assistenza in gravidanza, in travaglio e dopo il parto fino all’anno di vita del bambino. Sono specializzata in continuità assistenziale e in rieducazione del perineo femminile, utile alle donne di ogni età.

Come è nata Ostetrica Baghya?

Sono iscritta all’Ordine delle ostetriche dal 2014 e da allora la mia formazione, per piacere e per dovere, è in aggiornamento continuo. Mi piace danzare tra gli argomenti, approfondire e curiosare senza mai dare l’esclusiva ad un solo modo di essere ostetrica.

Perciò la mia formazione spazia dalla clinica degli esami in gravidanza, al campo della scelta contraccettiva; dall’assistenza all’allattamento, all’assistenza nel passaggio a svezzamento e cibi solidi.

Il mio primo amore è stato la rieducazione del perineo femminile nei casi di disfunzione o di traumi subiti, ma sono poi approdata al mio grande amore professionale che è la relazione mamma-bimbo dal primo momento fino al termine dell’allattamento.

Ho approfondito l’arte del portare i bimbi in fascia, la prevenzione ai malposizionamenti dei bimbi in pancia, la prevenzione a distocie meccaniche in travaglio, sono operatrice BLS-D per adulti, bambini e lattanti, esperta in massaggi per gestire disturbi più o meno frequenti in gravidanza, conoscitrice di rimedi fitoterapici e non credo proprio che mi stancherò mai di imparare.

Insomma, una danza tra mille argomenti in cui negli anni continuo ad appassionarmi e tra i quali mi muovo in armonia seguendo un unico fil rouge: voi donne ed il vostro iniziare bene nella relazione con voi stesse e con i vostri bambini.

Non lavoro in ospedale. Ho scelto di essere indipendente, così, posso prendermi cura di voi esattamente come piace a me.

Ho scelto la libera professione con grande consapevolezza rispetto a ciò che desideravo fare ed al modo in cui desideravo farlo. Ho scelto la libera professione fin dall’inizio, assumendomi i rischi di un fallimento perché pensavo ne valesse la pena.

Sono stata una matta: ostetrica libera professionista, non si sente spesso, per di più in una città nuova in cui nessuno mi conosceva. Mi ero trasferita a Spezia da 3 mesi, quando ho deciso, da zero, di aprire la partita IVA.

Eppure, ero davvero decisa. Il fatto è che in questo lavoro io mi riconosco: non è quello che faccio, è quello che sono. Oggi sono molto grata a quel coraggio che allora chiamavo follia e sono grata a chi mi ha sostenuto.

Adesso, vivo e lavoro a La Spezia. Collaboro con il consultorio AIED di La Spezia dal 2015. In AIED ho trovato fiducia e spazio, ho trovato altre professioniste con cui incrociare il mio cammino e fare rete, ho trovato un’associazione con una storia bellissima, densa di femminismo, coraggio e libertà. Lì c’è lo spazio ostetrico da me arredato ed è colmo di tutte le storie che lo hanno attraversato. Lì, voi trovate me e i miei servizi, ma mi trovate anche a domicilio e, per alcuni servizi, on line.

Se la mia storia ti interessa, continua a leggere, altrimenti ti invito a curiosare sulle altre pagine del mio sito o a seguire il mio profilo instagram Ostetrica Baghya, lì trovi tanti spunti utili per navigare in quella grandiosa tempesta che è la maternità.

Io, come ostetrica, sono nata da una storia, la mia. La storia della nascita della mia famiglia è bellissima: mia madre e mio padre non si stancano mai di raccontarla, io non mi stanco mai di ascoltarla. In essa c’è tutto l’Amore di cui sono fatta.

Il mio essere ostetrica è nato dalla volontà dei miei genitori di trasmettermi la meraviglia del nostro primo incontro senza negare cadute e difficoltà.

L’amore con cui sono cresciuta mi ha guidato in quella che oggi è sia la mia vocazione che la mia professione: fare iniziare bene le famiglie.

La nascita per me è questo, è quando inizia una famiglia. E’ il momento in cui si dice al proprio cuore e al proprio figlio: “Io sono la tua mamma” “Io sono il tuo papà”. Ho deciso di impiegare la mia vita professionale perché questo accada nel migliore dei modi per quelle famiglie che ho il privilegio di accompagnare.

Ciò che ho imparato dalla Nascita è che non sempre la nascita ed il primo incontro avvengono nel rispetto dei desideri e dei bisogni dei loro protagonisti eppure accade sempre che il legame abbia luogo comunque, lo trovo straordinario.

Trovo straordinario che nonostante i tanti possibili ostacoli (patologici, iatrogeni, ambientali, ecc), si possa realizzare l’Amore nelle famiglie appena nate.

È un fenomeno incredibile e probabilmente più frequente della nascita desiderata, a testimonianza dello straordinario potere di amare delle madri e dei padri, a testimonianza delle incredibili capacità dei bambini di richiamare a quell’Amore lì, chiamare ad un amore straordinario, come se fosse normale.

Io so che ci sono gli imprevisti, so che possono far male anche per tanto tempo, ma so che c’è sempre qualcosa di buono da cavar fuori quando nasce un bambino e so, più di ogni altra cosa, che poi si torna a Casa.

Perciò, faccio la Levatrice, sollevo, dò sollievo: cavo fuori le cose buone per fare iniziare bene le famiglie. Provo, nel tempo che mi è concesso, a farvi iniziare al meglio, nonostante tutti i “nonostante” che ci sono ogni volta che arriva un bambino, in tutte le case del mondo.

La Casa non è in balìa degli eventi, non è un terreno di intervento specialistico, no, la Casa la fanno i cuori che la abitano.

Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: – Buon viaggio!”

Gianni Rodari, Il giovane gambero, da “Favole al telefono”, 1962

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